Curiosità e leggende

L’annullo per il telegrafo

A Santa Cristina l’11 agosto 2001 è stato emesso un annullo filatelico per commemorare il centenario dell’installazione del telegrafo in paese. La prima comunicazione fu quella che, nel novembre 1900, fece il prefetto al capitano dei Carabinieri di Reggio Calabria:  « … per opportuna norma della S.V. le partecipo che fu istituito in Santa Cristina d’Aspromonte L’Ufficio telegrafico il quale funzione fin dal 21 corrente».
Il logo dell’annullo, la torre civica con un telegrafo e lo stemma comunale, è stato creato dall’architetto Domenico Garibaldi e dallo storico Antonio Violi.

 

Il miracolo di San Sebastiano e l’impronta sulla pietra

I cristinesi tramandano la storia di un miracolo attribuito a San Sebastiano che avrebbe debellato un morbo mortale (scatenatosi in seguito al terremoto del 1783) che stava decimando la popolazione dell’antica Santa Cristina.
Secondo il racconto, i vicini abitanti di Oppido, colpiti dalla stessa epidemia, avrebbero chiesto in prestito la statua del santo che, anche in questo paese concesse la grazia.
La notizia dei ripetuti miracoli fece ben presto il giro del circondario e tutte le popolazioni cominciarono a chiedere il prezioso simulacro. Ma gli oppidesi non vollero restituire la statua, costringendo una delegazione di Santa Cristina ad andarsela a riprendere.
Ritornato a Santa Cristina però il santo fu trafugato e riportato nuovamente a Oppido. Ma qui rimase per pochi giorni, perché poi sparì e ricomparve nella sua dimora originaria.
Sempre secondo il racconto, nel tragitto tra i due paesi San Sebastiano avrebbe lasciato un’impronta su una grossa pietra.
Il luogo del ritrovamento corrisponde ad una contrada che porta il nome del santo miracoloso.
 

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